Accise benzina: impariamo a conoscerne tutti i dettagli

Elisa Cardelli
  • Autore - Laurea in Semiotica
15/08/2023

Le accise benzina cosa sono e come mai si pagano? Scopriamo tutti i dettagli da conoscere.

Photo by planet_fox – Pixabay

Le tasse sul carburante, conosciute come accise sulla benzina, costituiscono una parte significativa del costo totale della benzina stessa. Queste tasse sono imposte dal governo con lo scopo di finanziare le spese pubbliche e sostenere diversi settori dell’economia.

Sempre più persone si chiedono quale sia l’impatto effettivo delle accise sul prezzo al litro dei carburanti e perché queste tasse non vengano mai rimosse. Impariamo a capire cosa sono queste tasse e scopriamo come mai vanno pagate.

Cosa sono le accise benzina?

Photo by IADE-Michoko – Pixabay

Le accise sono delle tasse che si applicano sulla produzione e vendita di beni di consumo. Queste sono particolarmente diffuse nei Paesi di tutto il mondo, soprattutto in quelli non produttori di carburanti. In Italia, le accise sui carburanti sono state introdotte a partire dagli anni ’30 del secolo scorso, principalmente per affrontare situazioni di emergenza causate da disastri naturali o eventi militari.

Queste tasse vengono aggiunte al momento dell’acquisto del carburante e rappresentano oltre la metà del prezzo finale. Secondo l’ultimo studio del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), le accise contribuiscono per quasi il 40% del prezzo totale di benzina e diesel (e meno per il Gpl). Tuttavia, il carico fiscale sul carburante non si ferma qui: oltre alle accise, bisogna aggiungere anche l’IVA al 22%, il che porta il carico fiscale complessivo al 55% del prezzo finale.

È importante sottolineare che l’ammontare dell’accisa è fisso e non risponde alle fluttuazioni del prezzo del petrolio. Se il costo del petrolio diminuisse, il prezzo dei carburanti non diminuirebbe nello stesso modo. Attualmente, esistono 19 diverse accise che si applicano al prezzo dei carburanti, per un totale di circa 0,40 €/L, cui si aggiunge un’altra imposta sulla fabbricazione dei carburanti, portando l’importo complessivo dell’accisa a 0,73 €/L per la benzina e 0,62 €/L per il diesel.

Va notato che l’elenco delle accise è solo indicativo, poiché a partire dal 1995, l’imposta sul carburante è stata unificata e le entrate non sono destinate a finanziare specifiche attività statali, ma contribuiscono in modo generale alle finanze dello Stato. Inizialmente, queste accise avrebbero dovuto essere temporanee e finalizzate a coprire esigenze eccezionali, ma nella realtà non sono mai state completamente eliminate.

Perché si pagano le accise benzina?

Le accise vengono pagate al Fisco da poche grandi imprese, ovvero i produttori o gli importatori dei beni soggetti all’imposta. Tuttavia, queste tasse finiscono per essere sostenute dai consumatori finali, ovvero noi.

La ragione di ciò è semplice: le aziende produttrici o di distribuzione includono l’importo dell’accisa nel prezzo dei beni che vendono al consumatore. Questo processo è noto come rivalsa, e consente loro di recuperare l’imposta pagata al Fisco trasferendo il costo agli acquirenti finali.

Quando le imprese devono versare l’imposta allo Stato, hanno già incassato l’importo corrispondente dalle vendite dei prodotti soggetti all’accisa. Di conseguenza, sono i soldi dei consumatori finali che vengono utilizzati per coprire l’imposta dovuta al governo.

In definitiva, anche se le accise vengono formalmente pagate dalle grandi imprese, il peso finanziario ricade sui consumatori finali, poiché il costo dell’imposta è incorporato nei prezzi dei beni che acquistiamo.

Accise benzina, impariamo a conoscerne tutti i dettagli: foto e immagini

Le accise benzina meritano di essere conosciute nel dettaglio. Per altre informazioni, consigliamo di scorrere la galleria immagini realizzata di seguito.