American Graffiti, le auto che hanno fatto la storia del cinema

Matteo Vana
  • Giornalista Professionista
12/09/2023

American Graffiti, con le sue auto, ha contribuito a rendere mitiche le vetture che hanno sfilato nel film: ecco i modelli più iconici.

American Graffiti, le auto che hanno fatto la storia
Photo by peteyp8 – Pixabay

La storia del cinema e quella dell’automobilismo si sono spesso intrecciate, dando vita a dei veri e propri capolavori. Tra questi c’è senza dubbio “American Graffiti”, pellicola del 1973 di George Lucas nella quale le vetture rivestivano un ruolo da protagoniste assolute tanto da essere importanti – se non di più – degli attori stessi.

Nel film, infatti, c’erano alcuni modelli mitici che hanno scritto la storia delle quattro ruote. Come la Chevrolet Impala o come la Ford Thunderbird: auto dei film divenute icone per la loro interpretazione ma non solo. Ecco, quindi, le auto di “American Graffiti” che sono riuscite a fare la storia.

American Graffiti, i modelli più iconici sul set

In “American Graffiti” ogni auto è legata a un personaggio e ogni vettura ha la propria storia. Impossibile, in questo caso, non partire dalla Ford Custom Coupè del 1932, in livrea giallo canarino,  conosciuta come “Milner’s Coupe”. Eppure, quando Lucas la scelse, era ridotta in condizioni pessime tanto che fu acquistata da uno dei producers per circa 1.300 dollari.  Il regista, però, decise di rimetterla a posto creando una macchina veloce, minimalista. Ecco, quindi, che sparì il cofano così come i pesanti parafanghi con il giallo a renderla decisamente appariscente.

Il motore originale, poi, venne rimpiazzato da un V8 Chevrolet small-block, modificato con due testate cromate, coprivalvola senza marchi e quattro carburatori doppio corpo Rochester montati su una base di alluminio. Una street racer dura e pura, nata per andare veloce, vincere gare e basta ma che divenne una delle auto più iconiche del film.

A proposito di auto iconiche, poi, è impossibile dimenticare, rimanendo in tema di Ford, la Thunderbird del ’56. Una vettura mitica con la versione scelta per il film che aveva visto parecchie modifiche rispetto agli anni precedenti, dal bagagliaio ancora più cavernoso alla ruota di scorta spostata sopra il parafango, dai terminali di scarico spostati fino alle prese d’aria aggiunte dietro alle ruote anteriori per migliorare il raffreddamento del motore. Nonostante sia tra le più affascinanti di sempre, questa versione delle Thunderbird due posti non ebbe un grandissimo successo. Fu prodotta in solo 15.631 esemplari, ma ad oggi rimane una delle auto più famose – e soprattutto più apprezzate – degli anni ‘50.

American Graffiti, le auto che hanno fatto la storia
Photo by PatternPictures – Pixabay

Tra le auto di “American Graffiti” più apprezzate dagli appassionati, poi, trova spazio anche la Chevrolet Impala, altro nome storico tra le vetture americane. Il modello usato nel film da Ron Howard è la prima versione di questa muscle car prodotta dalla General Motors per reggere la competizione delle rivali Ford e Chrysler, caratterizzata dalle triple luci posteriori simmetriche, una vera stranezza nel panorama a stelle e strisce, e da doppi fari anteriori, i parafanghi posteriori scolpiti, oltre al marchio sulla griglia, lo stemma con la famosa bandiera, un particolare piuttosto difficile da trovare.

Nel 1972 le Chevrolet Impala non erano certo tra le vetture più popolari, tanto che, una volta terminate le riprese, la LucasFilm fu costretta quasi a svenderla in un’asta quasi deserta. Se la aggiudicò per soli 325 dollari uno studente delle superiori della Bay Area, Mike Famalette, che se ne era perdutamente innamorato. La comprò facendosi prestare i soldi dai suoi genitori ma non riuscì a godersela molto, visto che partì poco dopo per fare il servizio militare.

Altra vettura che occupa un posto d’onore nel cuore degli appassionati di cinema e di auto è quella guidata da Bo Hopkins e dai suoi “Faraoni”. Si tratta di una Mercury custom del 1951 dall’inconfondibile linea e dal colore rosso vivace. Nata per offrire soluzioni intermedie, più economiche del brand top Lincoln, questa sportiva non ebbe un gran successo commerciale, ma nel corso degli anni si è trasformata in una vera e propria icona per gli appassionati di auto storiche, che amano modificarla con verniciature stravaganti.