Auto d’epoca, ok dal Ministero per la targa originale
Le auto d’epoca potranno avere di nuovo la loro targa originale. A deciderlo è stato il Ministero dei Trasporti che, di recente, è intervenuto su questa annosa questione. Molti sono gli automobilisti che, dotati di automobili di molti anni fa, volevano ottenere le targhe di circolazioni appartenenti alla prima iscrizione al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. Il Ministero ha così emanato il decreto attuativo.

Gli intenditori di automobili d’epoca, quelli più esigenti e molto attenti alle originalità saranno ben contenti della novità. Sarà possibile, infatti, che i veicoli storici abbiano la loro targa originale. Molto spesso capita di imbattersi in automobili vecchie, conservate bene ma corredate di targhe moderne, del calibro di “AA OOO AA”. Tale targa è nata a partire dal 1994 e attualmente è ancora in vigore. Ma gli automobilisti più esigenti ed i collezionisti “puristi” sanno bene che le vetture d’epoca stonano con queste targhe.
Auto d’epoca con vecchie targhe: ok dal Ministero
Gli amanti del settore aspettavano questo momento dal 2020, anno in cui per la prima volta si è iniziato a parlare di targare di nuovo le auto d’epoca con le vecchie targhe. La legge, infatti, che ancora non era stata attuata, è datata 2020. Prevede la possibilità di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al PRA. Il decreto è stato emanato lo scorso 4 agosto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è entrato in vigore lunedì 7 agosto: sarà applicabile a partire da 60 giorni dopo tale data.
Ma che cosa è necessario fare per ottenere ciò? Come prima cosa, il mezzo di trasporto in questione deve essere considerato come “di interesse storico e collezionistico”. Deve, quindi, essere dotato di un Certificato di Rilevanza Storica, rilasciato dall’ASI, acronimo di Automotoclub storico Italiano. Questo, secondo ciò che è previsto dal Codice della Strada, all’articolo 60.

Quali sono i costi della procedura?
Il decreto è stato attuato dopo diversi mesi di lavoro, ma premia gli appassionati di autovetture d’epoca, che hanno così la possibilità di ristabilire l’originalità completa ai propri veicoli storici, che fino ad adesso mancava. Lo stesso vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si è detto contento dell’attuazione di ttale decreto. L’iniziativa è moto importante e, inoltre, non comportava alcun onere per lo Stato, ragion per cui è stata attuata ed applicata in tempi piuttosto brevi, dopo lo stop forzato nel 2020.
Ma quanto viene a costare tutto questo? Il proprietario del mezzo dovrà richiedere l’ottenimento della targa al PRA o alla Motorizzazione Civile. Il rilascio della targa storica è soggetta al pagamento di 549 euro per tutti gli autoveicoli, mentre per i motocicli e per le macchine agricole il costo è di 274,50 euro. In ogni caso, le istanze possono essere avanzate per i veicoli che sono radiati d’ufficio, per l’esportazione, per quelli che sono stati soggetti ad una re-immatricolazione e per quelli di origine sconosciuta. In tutti i casi, devono necessariamente essere dotati del sopracitato Certificato di Rilevanza Storica, per poter ottenere di nuovo la loro targa originale.
Auto d’epoca: immagini e foto
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