Quando si parla di auto elettriche la componente fondamentale è senza dubbio la batteria; questo perché, nella vetture a zero emissioni, questa gioca un ruolo cruciale nel determinare l’autonomia della vettura stessa, ossia quanti chilometri riuscirà a percorrere prima di essere ricaricata. Per cercare di far durare più a lungo la batteria della propria auto elettrica, e di conseguenza ricaricare meno spesso possibile con conseguente risparmio di soldi e tempo, esistono dei piccoli accorgimenti, veri e propri trucchi da mettere in pratica all’occorrenza: ecco quali sono.
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Guidare un’auto elettrica richiede una certa dimestichezza, oltre che una conoscenza assoluta del mezzo. Questo tipo di veicoli, infatti, sono molto tecnologici e non sempre gli automobilisti, soprattutto alle prime armi, sono in grado di tirare fuori il massimo del potenziale da questi veicoli. Ecco, quindi, alcuni trucchi da mettere in pratica quando si è alla guida di un’auto elettrica per cercare di far durare più a lungo la batteria.
Quando si guida un’auto elettrica, uno dei trucchi per far durare più a lungo la batteria è quello di adottare uno stile di guida più consono possibile a questo tipo di vetture. Il primo consiglio da seguire se far durare di più la batteria è quello di mantenere, quando possibile, una velocità costante, magari viaggiando in modalità Eco.
Niente accelerate improvvise, quindi, o grandi spinte sull’acceleratore: la guida sportiva, in questo caso, è nemica della batteria perché costringe l’auto ad impiegare una maggiore potenza con conseguente maggiore consumo. Proprio come succede per le vetture tradizionali, infatti, più si spinge sull’acceleratore e più si consuma. Sarebbe opportuno, poi, cercare di utilizzare più possibile le frenata rigenerativa, ossia quella funzione che consente di recuperare una percentuale di energia in fase di frenata e decelerazione che altrimenti verrebbe dispersa. Il meccanismo è semplice e si basa sulla conversione dell’energia cinetica del movimento, cosa che nei veicoli termici non può accadere. Evitare, quindi, le frenate brusche e puntare sulla decelerazione in anticipo, sfruttando al massimo i tratti in discesa.
Riscaldamento e climatizzatore a piccole dosi
Nelle auto elettriche la batteria serve non solo per la marcia, ma anche per alimentare tutta la tecnologia di bordo. Dopo la trasmissione meccanica, i sistemi secondari di un’auto elettrica (riscaldamento dell’abitacolo, illuminazione, assistenza alla guida, audio) sono quelli che influiscono di più sui livelli di carica. Tanto per fare un esempio pratico, è stato calcolato che i sistemi di riscaldamento e raffreddamento rappresentano di gran lunga il maggiore consumo di energia in un’auto elettrica sottraendo, mediamente, tra gli 8,3 km e gli 11,1 km di autonomia per ogni ora di utilizzo.
Tra le cose che fanno consumare energia in’auto elettrica, poi, c’è anche il display per l’infotainment e l’utilizzo delle porte USB in dotazione su tutte le vetture green, utilissime per ricaricare i propri dispositivi, ma fonte di consumo della batteria. Il consiglio, in questo caso, è di utilizzarli meno possibile per avere un’autonomia molto più ampia.
Ricaricare la batteria, ma mai al 100%
Volkswagen e-Golf – Foto credits Volkswagen press
Sembra strano ma per aumentare la durata della batteria di un’auto elettrica è importante non caricarla al 100% e non farle mai scaricare del tutto. Quello che sembra quasi un controsenso, però, ha una spiegazione piuttosto chiara: le batterie al litio, anche se prive di effetto memoria, non gradiscono molto essere portate a carica zero perché per funzionare sono costrette a fare sforzi maggiori per preservare la carica residua. Ecco perché è consigliabile, quindi, mantenere la carica tra un range compreso tra il 20 e l’80%.
Stesso discorso, poi, vale per la carica massima perché farlo spesso potrebbe portare ad un’usura precoce della batteria con conseguente calo delle prestazioni sul lungo periodo. I sistemi di ricarica nei veicoli e le centraline elettroniche di controllo aiutano con una progressiva riduzione della potenza di carica all’avvicinarsi del massimo. Tuttavia non è grave se sporadicamente – magari prima di un viaggio – si carichi la batteria o se la si porta a meno del 10%, ma è bene che questo non diventa una costante.
Mai troppo ferma e fuori al garage
Altro trucco da utilizzare quando si possiede un’auto elettrica per far durare più a lungo la batteria è quella di farla muovere con frequenza. Un’auto elettrica, infatti, dovrebbe circolare spesso per evitare il decadimento prematuro della batteria che porterebbe, di conseguenza, a un peggioramento delle prestazioni e alla necessità di ricaricare più spesso il veicolo, con un aumento dei costi per il guidatore. Ovviamente non esiste un chilometraggio minimo, ma è opportuno che una vettura elettrica venga utilizzata almeno una volta a settimana e che – quando rimane ferma – la carica residua compresa tra il 20% e l’80%, di preferenza tra il 50 e il 75%.
Altro fattore importante per preservare la batteria, poi, è quello di non lasciarla fuori dal proprio garage. Il caldo, infatti, è nemico delle batterie perché sopra i 50° le celle tendono a rovinarsi riducendo potenza e durata dell’accumulatore, per questo sono dotate di raffreddamento attivo durante il funzionamento. Meglio quindi non lasciare un’auto elettrica sotto il sole estivo.
Diverso, invece, il discorso per quanto riguarda l’inverno e il freddo: le basse temperature, infatti, impediscono alle celle di funzionare al loro livello ottimale e riducono l’autonomia influendo sul deterioramento della batteria delle auto elettriche. Per questo, sia in estate che in inverno, seppur per motivi diversi, è sempre bene parcheggiare l’auto in garage lasciandola in strada il meno possibile.
Ricarica rapida? Meglio di no
La velocità di ricarica è un tema chiave per l’auto elettrica e per preservare la batteria: più è elevata, infatti, e più è flessibile l’utilizzo del veicolo. C’è però da fare una riflessione: i sistemi di ricarica rapida e ultra-rapida (dai 50 kW in poi) hanno un impatto potenzialmente dannoso sulla batteria se utilizzati spesso e la ragione di questa è da ricercare nel calore prodotto durante la carica: più è potente e maggiore sarà il calore generato, impattando poi negativamente sulle celle dell’accumulatore. Meglio, quindi, la ricarica lenta come norma e quella rapida solo in occasione di lunghi viaggi, quando il tempo magari è poco e non si può farne a meno.