Auto intestata a un defunto: quando si può vendere e come fare
Spesso si viene in possesso di un’automobile dopo la morte do un genitore, un parente, un amico. Se l’auto è intestata al defunto si avrà la possibilità di venderla? La risposta è sì ma solo aver sbrigato le immancabili pratiche burocratiche con un determinato costo. Vediamo nello specifico.

L’auto intestata ad un defunto si può chiaramente vendere, bisognerà però rispettare una specifica procedura. Ci sono dei costi e delle modalità da seguire per poter portare a termine questa operazione.
Innanzitutto, c’è da sapere che la stessa procedura non è propriamente immediata. Ecco che entra in scena allora la burocrazia sotto forma di alcuni passaggi che l’erede della vettura deve seguire prima di diventarne legittimo proprietario.
Al di là di quelle che sono le specifiche disposizioni all’interno del testamento l’erede può sempre utilizzare l’auto, o conservarla o anche farla demolire. Addirittura, ne conserva la responsabilità oggettiva dei danni causati dal mezzo stesso. Bisognerà come prima cosa definirne la successione, escludendo la responsabilità di altri possibili eredi.
Certamente si può vendere un’auto intestata a un defunto. Bisogna accettare prima l’eredità, se l’auto è formalmente passata di mano allora si può anche vendere. La forma tacita per l’accettazione non è consentita. A questo punto il nuovo proprietario non può più rinunciare al possesso della vettura, facendosi carico degli oneri: pagamento bollo e RC auto obbligatoria, qualora fosse utilizzata su strade pubbliche. Stop invece alle contravvenzioni ereditate: il nuovo proprietario non le dovrà pagare.
Vendita auto defunto: i passaggi

Ma vediamo nello specifico come e cosa fare per vendere un’auto intestata a defunto.
- L’erede si deve recare dal cancelliere del tribunale o dal notaio per l’autentificazione della sua firma nell’atto di accettazione dell’eredità.
- Lo stesso atto di accettazione va registrato al Pubblico Registro Automobilistico (Pra) nei 60 giorni successivi al fine di ottenere la trascrizione del trasferimento.
- Chiedere nuovamente il nuovo certificato di proprietà digitale.
- Aggiornare la Carta di Circolazione alla Motorizzazione Civile.
Questi passaggi possono essere compiuti direttamente dal nuovo proprietario dell’auto tramite agenzia di auto (con spese annesse). Quello che non cambia è la documentazione da presentare:
- Carta di circolazione della vettura (copia)
- Documento di identità dell’erede e codice fiscale
- Certificato di proprietà e dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio con l’attestazione della qualità di erede (originali).
- Atto di acquisto a causa di morte con firma autentica dell’erede e dichiarazione vendita a terzi.
Tutto quanto detto fino a questo momento sul passaggio di proprietà dell’auto dal defunto all’erede prevede un costo. A quanto ammontano le spese?
- 150,81€ di Imposta Provinciale di Trascrizione a cui andranno moltiplicati 3,51€ per ogni kW superiore a 53 kW più l’eventuale maggiorazione stabilita dalla provincia d’immatricolazione,
- 48€ di bollo per la registrazione al Pra entro i 60 giorni dalla firma. Oltre questo limite l’importo sarà maggiorato tramite sanzioni e interessi.
- 27€ per la pratica Aci.
- 16€ di bollo per aggiornamento Carta di Circolazione.
- 10,20€ di diritti DT per la Motorizzazione Civile più costo versamento postale.