BMW 330d
Non ci sono cambiamenti sostanziali guardando la nuova Serie 3, e la prima impressione è che i designer tedeschi abbiano voluto enfatizzare, la sua anima sportiva. La carreggiata è aumentata, il frontale è più incisivo, i gruppi ottici sono nuovi e le luci posteriori hanno la tipica forma a “L”. Qualche intervento light anche all’interno dell’abitacolo, grazie all’utilizzo di materiali pregiati e all’evoluzione del “manopolone” del sistema iDrive, ora più semplice e intuitivo.
Rinnovata anche la gamma delle motorizzazioni, per un totale di dieci propulsori: cinque a benzina (da 143 a 306 CV) e cinque a gasolio (da 143 a 286 CV), fra i quali spicca il nuovo 6 cilindri diesel di 3.0 litri. Quest’ultimo, più leggero di 5 kg rispetto alla versione precedente, è dotato di basamento di alluminio, iniezione diretta common rail della 3ª generazione, turbocompressore a geometria variabile e filtro antiparticolato (rispetta già la norma Euro 5). Sono 245 i CV (14 in più) e la coppia massima è stata incrementata di 20 Nm, arrivando così a 520. La Casa bavarese dichiara una riduzione dei consumi del 7%, in perfetta sintonia con la filosofia BMW Efficient Dynamics, grazie a una serie di dispositivi quali il recupero di energia di frenata, la funzione Start&Stop, indicatore del punto ottimale di cambiata e aerodinamica attiva attraverso il controllo delle alette di raffreddamento.
Il 3.0 litri diesel, particolarmente silenzioso, ci è sembrato piuttosto brillante, reattivo e persino divertente, soprattutto su certi tratti autostradali tedeschi dove ci si può permettere d’infrangere i canonici 130 km/h. Ma è fra le curve che l’assetto piuttosto rigido della vettura enfatizza maggiormente la potenza del motore.