BYD Atto 3, il SUV cinese pensato per gli europei
Le auto cinesi fanno sempre più parlare di loro e non solo per i costi spesso contenuti, ma anche perché in grado in alcuni casi di esprimere una qualità a tratti sorprendente. Se ci concentriamo poi sulle auto cinesi pensate appositamente per gli europei, ecco che queste nuove vetture elettriche sono, se possibile, ancora più interessanti

Quando si parla di auto elettriche di nuova generazione, in grado di coniugare tecnologie avanzate e prezzi accessibili, sempre più spesso si guarda ad oriente.
La Cina ha capito ormai da tempo che ci sono significative differenze tra il mercato interno e quello esterno e che gli europei sono attenti a dettagli e stile come pochi.
Le nuove auto di casa BYD montano sofisticate soluzioni hi-tech e sono costruite con cura, possono quindi andare efficacemente a sfidare i brand occidentali, compresi quelli con una posizione ben consolidata sul mercato europeo.
BYD Atto 3 la nuova cinese elettrica che sfida i brand occidentali

La BYD Atto 3 è un ottimo esempio di quanto fin qui detto, si tratta di un SUV elettrico con batteria di taglia media, dallo stile decisamente attuale e gradevole, forse non particolarmente originale, ma comunque interessante. Ha un’autonomia di 420 chilometri e debutterà in Italia presto, assieme ad un altro modello orientale, la compatta Dolphin.
La BYD Atto 3 nasce dall’esperienza di quello che è attualmente il quinto costruttore cinese di autoveicoli e il primo nel settore di quelli elettrificati, nonché il terzo produttore al mondo di batterie. Realizzata sulla piattaforma modulare e-Platform 3.0, la Byd Atto 3 monta a bordo un propulsore elettrico 8 in 1 da 204 cavalli, alimentato da un pacco batterie al ferro-litio-fosfato da 60,48 kW.
Stilisticamente è per certi versi qualcosa di già visto, ma le linee familiari non sono necessariamente un aspetto negativo, i cinesi si sono senza dubbio ispirati a quello che funziona in Europa e hanno fatto una delle tante cose che riesce loro bene, copiare, restituendo nel complesso, qualcosa che comunque risulta gradevole.
A fasi notare a bordo di questo veicolo elettrico è di certo il maxi schermo centrale, da 15,6”, che si riduce un po’ (12,8”) sulle versioni Active e Comfort. Questo display è in grado di ruotare di 90 gradi, grazie ad un comando sul volante, o direttamente tramite il touch screen e da accesso ad un valido sistema d’infotainment.
A questo grande schermo, si aggiunge poi un display da 5”, posto davanti al guidatore, replicando scelte viste ad esempio sulla Volkswagen ID.3.
Su strada la BYD Atto3 ha un buon comportamento generale, monta in gran parte componentistica europea, come nel caso del sistema frenante, che è stato sviluppato da Brembo e da Bosch.
La posizione di guida, il comfort generale alla stessa e le performance degli ammortizzatori sono migliorabili, ma questo modello mostra come le vetture elettriche cinesi stiano facendo passi da gigante e siano ormai assolutamente competitive anche sul non facile mercato europeo.
Per chi cercasse poi una vettura più compatta, potrà risultare interessante la Dolphin, che su carta sembra davvero un prodotto considerevole, grazie alla tanta tecnologia a bordo, ai 427 km di autonomia prevista e ad un prezzo di circa 35 mila euro.