Daltonismo e patente: cosa dice il Codice della Strada
Le persone affette da daltonismo, un disturbo della vista scoperto nel 1794 dal chimico e fisico inglese John Dalton, spesso si chiedono se possono ottenere o rinnovare la patente di guida. In questo articolo esamineremo le regole stabilite nel Regolamento di Attuazione del Codice della Strada italiano e la Normativa Europea per comprendere le disposizioni riguardanti il daltonismo e la guida.

Il daltonismo è un disturbo caratterizzato da una percezione alterata dei colori, che può essere totale o parziale, e spesso è accompagnato da un’elevata sensibilità alla luce. Questa condizione visiva congenita colpisce circa 300 milioni di persone nel mondo su una popolazione di 7,5 miliardi, con un numero stimato di 2,2-2,5 milioni di persone affette in Italia.
Questo deficit visivo può rendere difficile distinguere i colori in modo chiaro e può comportare rischi particolari, specialmente durante attività potenzialmente pericolose, come la guida. Questa situazione porta naturalmente a chiedersi se le persone affette da daltonismo possono ottenere o rinnovare la patente di guida, considerando le loro limitazioni.
Daltonismo: cosa stabilisce il codice della strada?
L’articolo 119 del Codice della Strada stabilisce che una persona non può ottenere la patente di guida o l’autorizzazione per esercitarsi a guidare se è affetta da una malattia fisica o psichica, una deficienza organica o una minorazione psichica, anatomica o funzionale che impedisca di condurre veicoli a motore in modo sicuro.
Tuttavia, l’articolo non specifica in modo esplicito una proibizione per le persone daltoniche di guidare.
In Italia, il Regolamento di attuazione del Codice della Strada, un decreto del Presidente della Repubblica datato al 1992, stabilisce che per ottenere i requisiti visivi necessari per la guida di un veicolo, è necessario superare il test sul daltonismo.
Può un daltonico ottenere la patente di guida?
Come abbiamo appena visto, il Regolamento di attuazione del Codice della Strada stabilisce che per ottenere la patente di guida, confermare la sua validità o effettuare una revisione, il richiedente deve avere un campo visivo normale e una sufficiente percezione visiva per distinguere in modo rapido e sicuro i colori utilizzati nella segnaletica stradale, oltre a una visione notturna adeguata e una visione binoculare.
Tuttavia, secondo le normative dell’Unione Europea, non ci sono restrizioni specifiche per negare la patente di guida a una persona daltonica.
Queste norme europee disciplinano principalmente parametri come l’acutezza visiva, il campo visivo, la sensibilità all’abbagliamento, e così via. In ultima analisi, spetta al medico valutare i requisiti del candidato per determinare se una persona affetta da daltonismo è idonea o meno a guidare un veicolo e quindi a ottenere o rinnovare la patente di guida.
Il semaforo progettato per assistere i daltonici

Con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e agevolare i guidatori affetti da daltonismo, tre designer coreani hanno sviluppato il progetto Universal Signal Light. Questa iniziativa è stata appositamente concepita per soddisfare le esigenze dei daltonici.
I designer hanno ideato un sistema che sostituisce i tradizionali segnali di colore con forme distintive:
- un triangolo per la luce rossa
- un cerchio per la luce gialla
- un quadrato per la luce verde.
In questa maniera la segnaletica stradale è accessibile anche per questa categoria di automobilisti e non si incorre a sanzioni nel caso in cui, seppur in buona fede, si passi con il semaforo rosso.