Famiglie italiane, i momenti trascorsi in auto favoriscono aggregazione e condivisione

Massimiliano Grimaldi
  • Direttore responsabile
01/03/2012

Tra i tanti effetti della crisi economica che ancora attanaglia l’Europa, si è registrato, a inizio anno, un notevole calo nella vendita di automobili. Questo dato, che è ulteriormente aggravato dal caro benzina e che purtroppo non lascia immune il nostro Paese, non può considerarsi, tuttavia, indicativo di un cambiamento nelle abitudini e negli stili di vita degli italiani. Secondo altre indagini, infatti, l’autovettura è ancora un bene irrinunciabile.

Questo legame, da sempre nostra prerogativa, è giustificato, ora più che mai, dalla centralità ad essa assegnata all’interno dell’organizzazione familiare. La maggior parte delle attività si svolgono al di fuori dell’abitazione e la sempre più incontrollabile accelerazione dei ritmi di vita induce ad optare per soluzioni che consentano di ottimizzare i tempi. Più che al trasporto pubblico, spesso indicato tra le principali cause di ritardi e disagi, nonchè di recente target di numerose proteste legate all’aumento delle tariffe a cui non sempre è corrisposto un potenziamento dei servizi, le famiglie preferiscono affidarsi ancora all’auto privata.

Molteplici le ragioni del suo frequente utilizzo che varia a seconda delle fasi di vita che ognuno di noi si trova ad affrontare, ma anche delle mutevoli esigenze: raggiungere il posto di lavoro, fare la spesa, accompagnare i figli a scuola o nelle loro attività, programmare il tempo libero e i week-end fuori città. Ed è proprio la necessità di conciliare gli impegni quotidiani con il bisogno di svago e relax in luoghi incontaminati e lontani dal caos, a favorire il trend del crossover, pensato per garantire anche in strade impervie ed ostili la sensazione di guidare in città. Insomma versatilità e comodità sono gli aspetti ai quali non si è disposti a rinunciare, crisi o non crisi.

Ma tali preferenze sono dettate anche da esigenze di sicurezza. Per una famiglia, più o meno numerosa ricorrere ad alternative all’auto risulta poco sicuro, soprattutto in presenza di bambini. Il bisogno di sentirsi uniti, protetti,raccolti in un unico ed ampio spazio, prevale su qualsiasi altro ragionamento. Inoltre, in una realta’ in cui i momenti di aggregazione e di condivisione si riducono inesorabilmente, persino quei pochi minuti, da casa a scuola/lavoro e viceversa, trascorsi insieme a bordo di un’auto, acquistano un notevole valore.

L’auto privata diventa l’occasione per un confronto, un resoconto su aspettative e momenti salienti della giornata che richiama l’attenzione e la partecipazione di ogni componente. Auto nuove o non, si configurano così come una sorta di estensione dell’abitazione, uno spazio intimo, privato, sottratto alla routine che rassicura e difende dalle insidie e dai pericoli della strada, quella che stiamo percorrendo e quella che metaforicamente rappresenta il percorso individuale di ognuno di noi.