Formula 1: secondo Alonso nel 2013 non c’è l’obbligo di vincere, ma…

Massimiliano Grimaldi
  • Direttore responsabile
22/01/2013

A motori fermi con le monoposto di Formula 1 attualmente ferme ai box, oggetto dell’attenzione dei tecnici, in vista della nuova emozionante stagione, gli assi del volante trovano con più facilità, tempo per dialogare con la stampa e nemmeno il pilota spagnolo, l’asturiano della Ferrari, Fernando Alonso, è riuscito a essere più veloce dei microfoni. Andiamo quindi a scoprire cosa ha confidato ai media il vice campione in carica…

Il pilota iberico ha voluto precisare subito quanto segue: “Non c’è obbligo di vincere. Lo sport è sacrificio, determinazione, piacere per quello che fai. Non tutti i 24 piloti hanno la fortuna di lottare per il Mondiale e vincere delle gare” ma dopo l’attacco d’obbligo, in perfetto spirito politically correct della sua conferenza stampa,  Alonso ha pian piano cominciato ad affilare le armi, precisando quanto segue: “Sono una persona competitiva nella squadra migliore della storia della F1, normale che dobbiamo vincere il titolo. Sarebbe una cosa speciale, diversa dalle altre. Cosa è mancato in questi tre anni? Prestazione, soprattutto all’inizio. Settimi in Cina, noni in Bahrain… Poi abbiamo migliorato, costantemente sul podio, come si deve fare per puntare al Mondiale”. Per poter puntare alla vittoria nel prossimo mondiale di Formula 1, edizione 2013, la Ferrari e Alonso dovranno però battere l’avversario di sempre, cioè il tedesco Sebastian Vettel al volante della Red Bull che, per il pilota asturiano  si è meritato il titolo la scorsa stagione, non avendo mai fatto alcun errore anche se aveva la macchina migliore e poteva rilassarsi.

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