Hyundai, rivoluzione elettrica per la fabbrica d’auto più grande al mondo
Hyundai si prepara ad una vera e propria rivoluzione elettrica con importanti investimenti in produzione e come disse in sostanza il suo fondatore Ju-yung Chung, si prepara alla conquista del mondo da parte delle auto coreane.

Quella di Hyundai a Ulsan, nel sud-est della Corea del Sud, è la fabbrica d’auto più grande al mondo, con una nuova linea di produzione dedicata, in grado di sfornare 200 mila auto l’anno, già dal 2026.
Hyundai Motor Group è riuscita a scalare la classifica dei costruttori di auto nel giro di pochi decenni e oggi è al terzo posto, ma non si accontenta. Ha intenzione di cavalcare anche la transizione elettrica, andando ad aumentare in modo rilevante la capacità produttiva del suo stabilimento di Ulsan.
L’obiettivo dell’azienda è semplice e al contempo estremamente ambizioso. Assemblare a partire dal 2026 fino a 200.000 EV l’anno, oltre a quelle che già attualmente vengono prodotte. Inoltre il brand vuole anche ritagliarsi duello spazio per sperimentare sul campo nuove e sempre più moderne tecnologie di produzione.
Uno stabilimento nello stabilimento

La fabbrica di Ulsan è già la più grande del mondo con la sua straordinaria capacità di produzione che è stata di ben 1.400.000 mila auto assemblate nel 2022. Giusto per contestualizzare il numero, Volkswagen a Wolfsburg, in Germania, ne assembla al massimo 800.000 l’anno.
Il nuovo stabilimento dedicato da Hyundai alle vetture elettriche sorgerà in un’area di 548 mila metri quadri e nei giorni scorsi ne è stata posata la prima pietra, alla presenza di Euisun Chung, presidente esecutivo di Hyundai Motor Group e di Jaehoon Chang, presidente e amministratore delegato di Hyundai Motor Company.
Ipotesi “Hyper Casting” per Hyundai
Il nuovo stabilimento di Hyundai, anzi l’importante ampliamento di quello esistente, non è stato concepito solo per aumentare la capacità produttiva dellos tesso, già del tutto eccezionale, ma anche per andare ad introdurre nuove tecnologie di produzione, decisamente strategiche per il futuro stesso del brand e che potrebbero far scuola tra i suoi concorrenti diretti.
Tra le novità di maggiore interesse ci sarà l’adozione del cosiddetto Hyper Casting, un processo che riduce al minimo le componenti della scocca di un’automobile, stampando delle grandi e complesse parti, sostanzialmente monoblocco.
Si tratterebbe di una piattaforma di produzione davvero innovativa e capace di garantire il futuro dell’impianto e dare priorità anche alla sicurezza dei lavoratori, oltre che alla comodità e all’efficienza.
La piattaforma avrà sofisticati sistemi di controllo basati sull’intelligenza artificiale e fortemente orientati alla domanda, oltre che certificati, anche sul piano ecologico.
Non mancherà poi, piccola curiosità, anche un sempre apprezzabile tocco di stile italiano, visto che la prima auto assemblata su licenza nel sito di Ulsan fu la Ford Capri.
Hyundai è poi legata al nostro paese anche dalla Pony Coupé, prototipo disegnato negli anni ’70 dalla matita del nostro Giorgetto Giugiaro che potrebbe dire nuovamente la sua per una futura e sorprendente concept car della casa coreana, che già fa sognare appassionati e curiosi. Non ci resta che attendere per capire che altro Hyundai farà uscire dal suo cilindro.