I dipendenti della Subaru Italia dicono No al trasferimento a Milano

Massimiliano Grimaldi
  • Direttore responsabile
04/04/2013

La divisione di Subaru Italia protesta e si pronuncia contro  il trasferimento a Milano, infatti i 43 dipendenti della sede di Trento richiedono di non essere spostati, ma entriamo subito nei dettagli della notizia.

 

43 dipendenti della divisione italiana di Subaru Italia hanno scritto una lettera ai vertici dell’azienda, la Fuji Heavy Industries, dove chiedono di non essere trasferiti da Ala, località situata nelle vicinanze di Verona, anche se sotto la competenza della Provincia autonoma di Trento, a Milano. Secondo i dipendenti che da 25 anni lavorano alla Subaru, questo spostamento comporterebbe non pochi problemi familiari alla maggior parte dei dipendenti, sia problemi all’azienda.  Qui di seguito trovate un estratto della lettera:

 

“Spett. Fuji Heavy Industries,
siamo i 43 impiegati di Subaru Italia che da molti anni mettono a disposizione le proprie competenze professionali per far crescere questa società. Il giorno 1 marzo scorso ci è stato comunicato dalla Direzione di Subaru Italia, con una lettera di poche righe, che entro il 30 giugno prossimo la sede dell’azienda verrà spostata in un congestionato e caotico quartiere della città di Milano. Questa decisione, qualora confermata, costringerà inevitabilmente (e nostro malgrado) quasi tutti noi – che viviamo con le nostre famiglie nei pressi dell’attuale sede – ad interrompere la nostra lunga collaborazione con Subaru. E pertanto probabilmente comporterà per Subaru la perdita di gran parte delle esperienze, delle professionalità e del know-how faticosamente costruiti in molti anni. Subaru è presente nell’attuale sede di Ala (situata nelle vicinanze di Verona, ma nel territorio della Provincia autonoma di Trento) da ormai 25 anni. Alcuni di noi lavorano con Subaru fin dall’inizio e tutti noi siamo particolarmente affezionati a questa nostra azienda. Considerato che l’eventuale trasferimento comporterà per noi il dramma della perdita del lavoro, oltretutto in un momento occupazionale difficilissimo per l’Italia, abbiamo ritenuto fosse nostro diritto, dopo molti anni di collaborazione, conoscere i motivi che hanno ispirato questa scelta. In risposta alla nostra richiesta, lo scorso 22 marzo il Presidente Kageyama ci ha consegnato il documento che alleghiamo. I motivi addotti in tale documento per giustificare il trasferimento a Milano ci paiono assolutamente opinabili e inconsistenti e, fatti gli opportuni approfondimenti, ci sentiamo di affermare che la scelta di spostarsi dall’attuale sede ci appare controproducente per la stessa Subaru. Il fatto che l’attuale sede di Ala non possa soddisfare i requisiti richiesti da Fuji ci sembra infatti frutto di un’analisi affrettata, non supportata da dati oggettivi e soprattutto probabilmente derivante da una scarsa conoscenza del territorio italiano”.

 

 

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