Importazione auto dall’estero nuova o usata: guida completa

Roberto Rais
  • Giornalista pubblicista
16/08/2023

L’importazione di un’auto nuova o usata dall’estero è un’operazione che potrebbe riservare grandi benefici all’acquirente. Tuttavia, pochi compratori si avvicinano a tale transazioni poiché, probabilmente, timorosi di dover andare incontro a una procedura troppo complessa o ricca di rischi. Ma è davvero così?

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Photo by Tama66 – Pixabay

In realtà, oggi giorno, grazie all’avvento di Internet, individuare anche all’estero la propria auto preferita non è certo difficile e con così tanti canali di vendita – nazionali e internazionali – aggiudicarsi una buona occasione è certamente più facile rispetto a quanto non lo fosse in passato.

Proprio per questo motivo di seguito abbiamo voluto condividere tutto quello che bisogna sapere sull’importazione di un’auto nuova o usata dall’estero, soffermandoci sulla procedura e sui potenziali benefici conseguibili.

L’importazione dell’auto estera

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Photo by qimono – Pixabay

La prima cosa da chiarire nel momento in cui ci si avvicina all’importazione di un’auto estera è che molto dipende a seconda che il veicolo provenga da un Paese UEA o da un Paese dello Spazio Economico Europeo (Norvegia, Islanda, Liechtstein) o meno.

Nel primo caso basterà infatti recarsi presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), e l’immatricolazione e l’iscrizione al PRA saranno effettuate direttamente dallo sportello, indipendentemente dal fatto che il mezzo sia nuovo o usato.

Le cose sono invece un po’ più complicate nel caso di veicolo di provenienza extraeuropea. In questo caso non è infatti possibile utilizzare lo Sportello Telematico ma bisognerà recarsi presso la Motorizzazione Civile per l’immatricolazione. Una volta ricevuta la carta di circolazione, si avranno 60 giorni di tempo per procedere all’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico.

I costi da sostenere

Naturalmente, importare un’auto dall’estero significa anche sostenere dei costi per gli adempimenti burocratici e amministrativi sopra descritti.

Per quanto ad esempio concerne l’immatricolazione e l’iscrizione al PRA, la somma non è predeterminabile poiché dipende dal tipo di veicolo importato e dalla provincia in cui si risiede. Similmente, anche per il rilascio della targa bisogna considerare dei costi che varieranno proprio in base alla tipologia di veicolo.

Vi sono poi alcuni costi fissi come quelli per le marche da bollo che dovranno accompagnare la documentazione da consegnare (circa 60 euro) e gli eventuali costi di intermediazione nel caso in cui si ricorra a una struttura come un’agenzia specializzata.

Per quanto poi attiene l’immatricolazione, di norma è il concessionario o l’agenzia di pratiche che se ne occuperà, compreso il trasporto e l’iscrizione al PRA, da eseguirsi entro 60 giorni dall’immatricolazione. Naturalmente, è anche possibile effettuare privatamente il trasporto dell’auto usando una targa prova e poi provvedere allo svolgimento delle pratiche una volta regolarmente giunti in Italia.

Anche l’immatricolazione prevede dei costi variabili come l’IPT e il rilascio della targa, dipendenti dalla tipologia di automobile, e costi fissi come quelli dell’ACI, l’iscrizione al PRA e l’imposta di bollo per il DTT, per circa 70 euro.