La Fiat punta al nuovo ritmo produzione nonostante tutto

Massimiliano Grimaldi
  • Direttore responsabile
11/02/2010

Continua il botta e riposta tra Fiat e sindacati portavoci del malessere dei suoi dipendenti.

In un comunicato la Uilm ha fatto sapere, tramite il suo segretario generale Antonino Regazzi,

che i lavoratori temono che la produzione Fiat si sposti rapidamente in altri paesi, come Polonia e Turchia.

Regazzi chiede chiarezza e un nuovo piano che permetta alla Fiat di produrre le vetture nel nostro paese, così da scongiurare anche la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese, da molti anni grande produttore di vetture Fiat.

Per Regazzi l’obiettivo di Fiat di diventare forte nel mondo non può prescindere dalla stabilità e all’affermazione del marchio in Italia, che con l’esportazione degli stabilimenti crollerebbe.

Il segretario dell’Uilm si augura infine che una volta che la crisi finisca, si possa tornare a produrre come ai vecchi tempi, ovvero 1,5 milioni di vetture all’anno. 

 

 

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