La natura incontaminata in Val di Non e Val di Sole: 5 giorni tra i sentieri panoramici più belli del Trentino-Alto Adige
Le bellezze del Trentino-Alto Adige cristallizzate nel territorio eterogeneo della Val di Non e Val di Sole: tra meli, laghi e sentieri panoramici si incontrano borghi incantevoli, stazioni sciistiche all’avanguardia e rifugi mozzafiato. Con spostamenti comodi e non troppo lunghi si visitano le incredibili bellezze naturalistiche del territorio in un itinerario in auto per 5 giorni indimenticabili.

La natura regala sempre scorci meravigliosi durante tutto l’anno, riconciliandosi con se stessi ancor di più quando si ha la possibilità di ritagliarsi del tempo e ricaricare le batterie. La montagna è la perfetta meta non solo per una gita fuori porta ma anche per un soggiorno durante tutto l’anno, approfittando del caldo sole in estate e della suggestione della neve d’inverno. Per questa ragione abbiamo pensato a uno splendido itinerario in auto tra le incontrastate bellezze paesaggistiche della Val di Non e Val di Sole in Trentino-Alto Adige con spostamenti non troppo lunghi che toccano luoghi davvero incredibili.
- Tra le bellezze di Val di Non e Val di Sole: itinerario e cosa vedere
- Primo giorno: Ton, Tuenno e Cles
- Secondo giorno: Caldes, Malè e Dimaro
- Terzo giorno: Folgarida e Madonna di Campiglio
- Quarto giorno: Marilleva e Pellizzano
- Quinto giorno: Ossana e Passo del Tonale
- Tra le bellezze di Val di Non e Val di Sole immagini e foto
Tra le bellezze di Val di Non e Val di Sole: itinerario e cosa vedere
La Val di Non è una zona del Trentino-Alto Adige che comprende numerosi comuni della parte occidentale della provincia di Trento, delimitata dal torrente Noce. E’ molto conosciuta per gli immensi alberi di mele che la costituiscono, per la produzione della pregiata qualità Golden Delicious la cui raccolta rappresenta un momento iconico per tutto il territorio. Non è un caso che le stesse facciano parte di numerosi piatti della tradizione come lo strudel insieme al tortel di patate e i famosissimi canederli e strangolapreti.
Adiacente è la Val di Sole che si trova tra le Dolomiti del Brenta e il gruppo dell’Adamello. Vanta grandi piane, cascate e torrenti così come vette prese d’assalto dai turisti in inverno con stazioni sciistiche molto note. L’itinerario in auto proposto dura 5 giorni e permette di visitare i luoghi più belli delle due valli.

Primo giorno: Ton, Tuenno e Cles
L’itinerario di viaggio tra Val di Non e Val di Sole inizia di Ton, piccolo paesino noto per lo splendido Castel Thun. Ritornato visitabile nel 2010 dopo ben 18 anni di restauro, appartenne all’omonima famiglia tedesca svettando sul colle del borgo di Vigo. L’ambiente più noto è la Stanza del Vescovo, interamente in legno ma rivestita di maiolica creando un contrasto di materiali davvero stupendo. Il colpo d’occhio dell’ambiente circostante è pazzesco: si trova alle pendici della montagna, con nulla intorno se non la natura rigogliosa.
Percorrendo la Strada Statale 43 per 17 chilometri, si raggiunge agevolmente la vicinissima Tuenno, nota a sua volta per un’altra meraviglia naturalistica: il Lago di Tovel. Fa parte del Parco Naturale Adamello-Brenta, chiamato altresì il Lago degli orsi per l’ampia presenza degli stessi. Spesso assume un particolare colore rosso per la presenza di un’alga che ne altera le acque. E’ completamente immerso nella natura e nel periodo del foliage l’ambiente circostante ingloba mille sfumature di arancione, marrone, verde, giallo e rosso. Percorrendo ancora in 6 minuti la Strada Provinciale 73 è possibile giungere a Cles, uno dei centri più grandi della zona. Visitabile a piedi in circa un’ora, è il capoluogo della Val di Non e vanta un altro splendido castello, Castel Cles sulla cima del promontorio.

Secondo giorno: Caldes, Malè e Dimaro
Percorrendo la Strada Statale 43 per 12 chilometri si raggiunge agevolmente Caldes nel territorio della Val di Sole. Oltre le bellissime chiese nel centro cittadino, anche in questo caso incontriamo Castel Caldes, struttura medioevale che vanta un’antica leggenda. Si narra che la contessina Marianna Thun fu rinchiusa in una torre dal padre per evitare il matrimonio con il menestrello di corte che amava segretamente. La giovane morì lì per le pene d’amore e sembra che gli affreschi dipinti furono i suoi.
Percorrendo altri 4 chilometri sulla Strada Provinciale 42 si raggiunge la caratteristica Malè, in un territorio montano considerato Patrimonio dell’Unesco per le sue bellezze. E’ visitabile il Museo della Civiltà Solandra, la chiesa e la pista di pattinaggio artificiale. Spostandosi si ancora 4 chilometri sulla SS42, si raggiunge la caratteristica Dimaro, contornata da freddi torrenti dove si trova refrigerio nelle stagioni più calde e che vantano grandi effetti benefici sull’organismo. Al centro sono presenti numerose botteghe e ristoranti tipici, per una sosta di estremo relax.

Terzo giorno: Folgarida e Madonna di Campiglio
Se l’itinerario si svolge d’inverno, prima di rimettersi in viaggio è bene controllare le gomme invernali per la neve e che i valori siano nella norma. Si può poi proseguire sulla Strada Statale 239 per 8 chilometri di tornanti che da Dimaro portano in alto verso Folgarida, centro invernale noto per i suoi impianti sciistici. Insieme alla vicina Marilleva, comprende 7 funivie, 13 seggiovie dai 2 ai 6 posti e 5 skilift e tappeti. L’altezza in quota è di 2040 metri con un dislivello di 770 metri e 1270 metri a valle. Vanta piste blu, rosse e nere per 63 chilometri di percorsi e di area sciabile. Ma niente paura: per chi non ama lo sport sono presenti rifugi, ristoranti e tanti luoghi dove ci si può semplicemente rilassare e godere della splendida vista.
Proseguendo a sud ancora sulla Strada Statale 239, in 25 chilometri si raggiunge un altro centro iconico del Trentino-Alto Adige e meta turistica per eccellenza: Madonna di Campiglio. Con le sue funivie, impianti di risalite e pisce da sci è tra le destinazioni più amate, godendo di un piacevole centro dove fare shopping, fare una passeggiata al sole o chiacchierare con gli amici davanti ad un tagliere di salumi, formaggi e miele tipico. Anche l’offerta enogastronomica infatti è molto competitiva, rendendola una meta sempre perfetta tutto l’anno.

Quarto giorno: Marilleva e Pellizzano
Percorrendo 32 chilometri sulla Strada Statale 239 si raggiunge un altro centro tipico immancabile nel nostro itinerario, sia come meta sciistica che per una sosta di relax. E’ Marilleva, divisa nel centro che raggiunge i 900 metri d’altezza e Marilleva 1400, la vetta più alta, collegate con una telecabina. Vanta ben 25 impianti di risalita, una piscina coperta e un importante centro sportivo dove effettuare rafting e canoa tra le ripide.
In 13 chilometri sulla Strada Provinciale 206 si raggiunge Pellizzano e lo splendido Lago dei Caprioli per una full immersion tra la natura. Le coste del lago vantano sentieri stupendi da poter effettuare a piedi o in bicicletta, con la possibilità di sedersi al sole o mangiare in uno dei ristoranti tipici con un panorama mozzafiato. Per i più impavidi con le ciaspole d’inverno è possibile addentrarsi nel Sentiero degli Gnomi e vivere un’avventura incredibile. Per salire in alta quota invece si può raggiungere la Malga alta di Fazzon a 1546 metri d’altezza.

Quinto giorno: Ossana e Passo del Tonale
Proseguendo nell’ultimo giorno di questo incredibile viaggio della Val di Non e Val di Sole, in 2 chilometri si raggiunge da Pellizzano la vicinissima Ossana, noto come il borgo dei 1000 presepi. Nel periodo natalizio infatti, i turisti la prendono d’assalto per ammirare i suoi 1600 presepi e i tipici mercatini tra vin brulè, strudel e tante specialità. Alzando la testa spicca il bellissimo Castello di San Michele, con numerose storie e leggende di soldati, streghe e trincee ispirandosi a fatti realmente accaduti nella Prima Guerra Mondiale.
Per l’ultimo step del nostro itinerario, percorrendo la Strada Statale 42 in 15 chilometri si raggiunge Passo del Tonale, punto più estremo della Val di Sole e che regala scorci innevati davvero stupendi. E’ un valico alpino che collega la provincia di Trento con Brescia e vanta importanti stazioni sciistiche, insieme al vicino Museo della guerra bianca in Adamello, con numerosi reperti storici della zona. Il passo inoltre, è uno dei passaggi più iconici del Giro d’Italia fin dal 1933, insieme alla vicina Ponte di Legno.