Liberalizzazioni Monti 2012: taxi, autostrade, benzinai
Il Governo Monti oggi ha presentato i piani di liberalizzazione per l’Italia. Ce n’è un po’ per tutti e, soprattutto, si lamentano in tanti. Di seguito vi segnaliamo i piani più interessanti per il mondo dei motori e della circolazione su strada:
– Liberalizzazioni Taxi
Le licenze aumenteranno significativamente visto che anche un singolo operatore potrà itterne più di una. Gli orari di lavoro saranno più flessibili, sarà introdotto il “Taxi collettivo”, che potrà essere guidato da più autisti con la stessa licenza, e inoltre i tassisti saranno liberi di esercitare il servizio anche al di fuori della propria zona. Previste anche “adeguate compensazioni” per chi è proprietario da tempo di una licenza.
– Liberalizzazioni benzinai
I distributori di carburante potranno vendere generi alimentari, bevande e giornali, come fossero dei piccoli Autogrill. Potranno gestire liberamente le vendite promozionali e non dovranno più legarsi ad un unico marchio, potendo acquistare almeno il 20% del carburante all’ingrosso dei prodotti petroliferi.
Il 30% della rete delle compagnie petrolifere al momento esistenti in Italia, dovrà essere ceduta ad imprenditori estranei alla compagnia; i petrolieri dal canto loro saranno liberi di aprire impianti al 100% self service senza l’obbligo di assumervi un lavoratore. Questo scenario dovrebbe far ridurre notevolmente i prezzi della benzina in quanto aumenteranno i competitori sul mercato.
– Autostrade e trasporti pubblici
Previsto un intervento sulle tariffe delle concessioni autostradali a partire dal 2013. al momento, le autostrade italiane sono convenzionate con il gruppo Atlantia che riceve un riconoscimento del 70% sulle tariffe dell’inflazione, riconoscimento che può cambiare in base all’avanzamento effettivo dei lavori. Entro il 31 dicembre 2012 e con effetto immediato dall’anno successivo, saranno rivisti “i sistemi tariffari rivedere, entro il 31 dicembre 2012 e con effetto dall’anno successivo, i sistemi tariffari dei pedaggi relativi alle concessioni in essere applicando il metodo del price cap, con determinazione dell’indicatore di produttività x a cadenza quinquennale per ciascuna concessione; in caso di mancata determinazione dei nuovi criteri tariffari nel termine indicato, i livelli delle tariffe restano fissati a quelli definiti nel 2012 e non possono subire alcun incremento fino alla rideterminazione secondo il metodo previsto nel periodo precedente”. Questo significa che possono aumentare le tariffe sulle autostrade solo nel caso in cui ci sono effettivi avanzamenti di lavori in corso.