Marchionne negli Usa ribadisce Fiat migliore senza l’Italia

Massimiliano Grimaldi
  • Direttore responsabile
24/11/2010

Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, ha dichiarato che “negli Stati Uniti si fa, in Italia si parla”.

Parole dure che di sicuro faranno scatenare un baccano mediatico tra istituzioni, sindacati e personaggi politici.

Marchionne si riferisce in particolare alla difficile situazione che si è creata con i sindacati da un lato e al profondo torpore nel quale si trova la politica italiana.

L’ad Fiat ha aggiunto che potrebbe non presentarsi nell’incontro che si terrà nei prossimi giorni su Mirafiori.

Questa gente deve rendersi conto che la realtà è la realtà: qui, a Kokomo, in 18 mesi sono stati annunciati investimenti per 3 miliardi di dollari. Qui si fa, da noi si parla” ha detto Marchionne.

Intanto nell’impianto piemontese gli operai si preparano alla cassa integrazione visto che parte della produzione emigrerà in Serbia.

Insomma dopo che Marchionne aveva sostenuto che la Fiat sarebbe stata migliore senza l’Italia, ora il numero uno di Fiat getta altra benzina sul fuoco sottolineando l’assenza delle istituzioni.