Mercato Auto, immatricolazioni in calo del -4.54% in Italia a Novembre 2013

Massimiliano Grimaldi
  • Direttore responsabile
03/12/2013

Il mercato auto italiano continua nel suo inarrestabile trend negativo anche a Novembre. Nel corso dell’undicesimo mese del 2013 sono state, infatti, distribuite 102.201 unità con un calo, rispetto al Novembre del 2012, del -4.54%. Si tratta del 42esimo mese consecutivo di calo dopo la fine degli incentivi statali nel marzo del 2010.

Da inizio anno sono state, invece, commercializzate un totale di 1.214.237 unità, con un calo, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del -7,7%.

Tra i gruppi aziendali, si segnala il crollo del gruppo Fiat che fa registrare un calo del -12.8% a Novembre e del -10.4% da inizio anno. Rispetto ai primi undici mesi dello scorso anno, il marchio Fiat fa registrare un calo del -5.6%. Molto male, invece, Alfa Romeo (-25%) e Lancia (-21%).Risultati migliori, a Novembre, per Volkswagen, che cresce del +9.15%, per il gruppo Renault (+12%) e Daimler (+29%). Da inizio anno ad oggi, tra i principali gruppi industriali presenti in Italia, soltanto Renault, con i marchi Renault e Dacia, e Daimler, con i marchi Mercedes e Smart, fanno segnare un incremento di vendite pari, rispettivamente, a +8.2% e +3.4%. Bene anche Mazda che, rispetto all’anno scorso, cresce del +10%.

Ecco quanto dichiarato da Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’associazione che rappresenta i gruppi costruttori esteri in Italia, in merito alla situazione del mercato auto italiano, in calo per il 42esimo mese consecutivo.

“Questa crisi, che ci accompagna ormai da troppo tempo, ancora non consente di vedere il momento dell’inversione di tendenza…. Riteniamo che nel 2014, alle condizioni attuali, l’inversione sarà solo tecnica e non strutturale, passando da un segno negativo ad uno leggermente positivo, dovuto al lieve miglioramento di alcuni indicatori economici. Il mercato, infatti, difficilmente potrà esprimere più di 1.335.000 immatricolazioni, evidenziando una crescita limitata e vicina al 3%”

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