Pneumatici auto, adesso nascono al simulatore

Matteo Vana
  • Giornalista Professionista
25/05/2023

La tecnologia, sempre più presente nel mondo auto, è entrata anche nello sviluppo degli pneumatici grazie all’ausilio di un simulatore che permette di sviluppare le nuove gomme: ecco come funziona.

Photo by TayebMEZAHDIA – Pixabay

Anche gli pneumatici, così come le auto, stanno diventando sempre più tecnologici. Merito, in gran parte, delle aziende che si preoccupano di sviluppare software in grado velocizzare il processo di costruire della gomma usufruendo proprio degli ultimi ritrovati della tecnica. Lo sviluppo degli pneumatici, specialmente negli ultimi anni, ha fatto passi da gigante riuscendo a confezionare prodotti sempre più specifici, quasi su misura, per ogni esigenza e quasi per ogni tipo di veicolo.

Tra le aziende più impegnate in questo senso c’è Michelin, che da tempo studia soluzioni per velocizzare i processi, sia in campo motorsport che nell’applicazione in campo automobilistico, attraverso l’adozione di software di simulazione. Una soluzione innovativa che permette al costruttore, ad esempio, di avere il 100% delle Hypercar della 24 Ore di Le Mans che sarà equipaggiato con pneumatici sviluppati interamente in questo modo.

Come funziona il simulatore per gli pneumatici

L’utilizzo di questa tecnologia rappresenta uno dei capisaldi Michelin per quanto riguarda i rapporti con le case automobilistiche, sempre più stretti proprio per sviluppare degli pneumatici sempre più performanti anche per quanto riguarda la parte sportiva. Grazie alla modellazione matematica del pneumatico, infatti, il simulatore permette di individuare le dimensioni e le tecnologie più adatte al nuovo veicolo in base alle sue caratteristiche e alla distribuzione dei pesi.

Questo nuovo strumento, che si adatta quasi ad ogni vettura, si basa sull‘elaborazione dei dati da parte dei più avanzati algoritmi matematici e consente a Michelin di consolidare la sua posizione di leader tecnologico come azienda data-driven. Accelerando l’innovazione per le gare – e per la mobilità in generale – il simulatore permette di supportare meglio partner e costruttori, ridurre l’impatto ambientale della ricerca e sviluppo e ottenere un risparmio reale e concreto rispetto ai cicli di sviluppo più lunghi e tradizionali.

Il simulatore, infatti, consente di riprodurre la realtà dinamica attraverso l’interazione di tre modelli digitali nei quali uno riproduce le caratteristiche e l’aderenza dei circuiti, il secondo rappresenta il veicolo e l’ultimo serve per simulare nel dettaglio il comportamento dei pneumatici. Così facendo il pilota al volante del simulatore può testare diversi tipi di pneumatici in tutte le configurazioni possibili.

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Una volta completato il processo tutte le sensazioni e i feedback del pilota vengono trasmessi e integrati con le misurazioni oggettive fornite dal simulatore, su cui i piloti si comportano proprio come farebbero in una vera auto o su una pista reale. Adattandosi a questa rivoluzione digitale, anche la professione del pilota si è profondamente evoluta con i giovani piloti che stanno sviluppando abilità di guida sul circuito e sul simulatore. Una vera e propria rivoluzione non solo per i piloti, impegnati sempre più nel virtuale con la comodità di non doversi spostare evitando così perdite di tempo,  ma soprattutto per le aziende stesse, impegnate in un processo evolutivo sempre più tecnologico e quasi su misura costruendo così pneumatici che possano adattarsi alla perfezione alle esigenze del momento.