Prezzi benzina: aumenti esagerati?
Come ogni festività che si rispetti, anche dopo questa Pasqua il prezzo dei carburanti è tornato a salire, tanto che la benzina ha toccato quota 1,425 euro e il diesel 1,25, con tutte le maggiori compagnie che hanno ritoccato i loro prezzi, chi di un centesimo, chi di 1,2.
L’Adoc, l’associazione consumatori, ha cercato di muoversi per far aumentare il numero di pompe bianche sul territorio, vale a dire quelle senza bandiera, e far diminuire il numero di accise che gravano sulla benzina. Queste infatti sono state introdotte diversi anni fa a seguito di eventi improvvisi e accidentali e non sono mai più state tolte, come: la guerra di Abissinia del 1935, il terremoto del Belice del 1968 o quello dell’Irpinia dell’80. Questi sono solo alcuni esempi, perché queste tasse pesano sul prezzo finale della benzina per il 21%, che significa 360 euro l’anno per automobilista.
Oltre all’Adoc hanno mostrato la loro preoccupazione per la situazione attuale anche Federconsumatori e Adusbef, che hanno fatto notare come questi rincari incidano sui bilanci delle famiglie, già in precarie condizioni economiche, in modo significativo.