Termini Imerese, 1,530 miliardi di euro per la riapertura: si studia il progetto
La crisi aumenta di giorno in giorno, ma ci sono sempre più idee che cercano di farla finire. Uno di questi è sicuramente Simone Cimino, che tramite Il Giornale,
ha fatto trapelare che insieme a degli indiani di Reva è pronto a rilevare la fabbrica Fiat di Termini Imerese, che chiuderà nel 2011.
Questo progetto italo-indiano investirebbe 930 milioni di euro, che si sommerebbero ad altri 600 milioni tra investimenti statali e regionali.
Uno dei punti su cui Cimino punta è che oltre a mantenere i 1400 dipendenti già presenti, vorrebbe creare altri 2000 posti con le nuove infrastrutture dove nascerebbero migliaia di auto elettriche.
Questa fabbrica Fiat a quanto pare sta facendo gola a molte persone, infatti il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, ha confermato che finora ci sarebbero 5 o 6 pretendenti.
I nomi si sapranno dopo venerdì 5, giorno in cui il ministro incontrerà la Fiat. Sugli altri possibili candidati spuntano molti nomi, da Gian Mario Rossignolo, all’architetto Massimiliano Fuksas, per passare a delle persone legate alla General Electric.
Ma l’unico progetto che si conosce è quello di Cimino, il quale vuole creare una rete di produzione di energia rinnovabile, e se in caso non riuscisse a prendere lo stabilimento a Termini, avrebbe già individuato un’altra zona vicino Catania. Comunque la sua idea è quella di creare tre società distinte: Cape Reva Azienda Automobilistica, Sunny Car Mobility Solutions Company e Charging Infrastructure Company.
Ognuna di loro ha un compito preciso anche se non ci sono ancora ulteriori dettagli. Se il progetto dovesse andare in porto, Cimino potrebbe persino fare le sue prime vendite nel 2011. Non ci resta che aspettare incrociando le dita!